In oltre tremila hanno gremito Piazza Aldo Moro di Gimigliano, antico centro storico di origine bizantina in provincia di Catanzaro, per l’atteso ritorno in Calabria di Eugenio Finardi con la sua band. L’evento, voluto dal sindaco Laura Moschella in occasione dei festeggiamenti per la Madonna SS. di Porto, ha aperto la serie di eventi estivi di Fatti di Musica 2025, 39° edizione del Festival-Premio del Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna che, come ogni anno, ha per location l’intera regione, passando da alcuni dei centri turistici più noti e interagendo con eventi tradizionali e festival delle varie località.
Prima dell’inizio del concerto ad Eugenio Finardi, che festeggia 50 anni di storia e successi con il nuovo album “Tutto” e il tour “Tutto ‘75/’25”, è stato consegnato il Riccio d’Argento del celebre orafo crotonese Gerardo Sacco, il prestigioso oscar del festival.
Il concerto è iniziato poco dopo le 21:30 con La forza dell’amore, uno dei tanti classici della ricchissima discografia del cantautore milanese, che conta ben 20 album di inediti, 4 dal vivo e 8 raccolte. Innumerevoli i singoli di successo che, uno dietro l’altro, hanno incantato il pubblico arrivato a Gimigliano per riabbracciare un pezzo di storia della canzone d’autore e riassaporare la sua voce unica: da Le ragazze di Osaka e Dolce Italia, alle memorabili Patrizia, La Radio, Musica ribelle. Brani che hanno segnato un’epoca, in cui la musica era anche impegno civile e sociale, attraversando generazioni e mutamenti del Paese, ma rimanendo ancora attuali. Nella ricca scaletta non sono mancati i nuovissimi brani: Tanto tempo fa, La battaglia, I venti della luna, La facoltà dello stupore, tratti dall’album Tutto, pubblicato in formato digitale in CD e perfino in vinile lo scorso maggio, con ben undici brani originali che affrontano temi sociali, esistenziali e scientifici, a cinquant’anni esatti dal suo primo album Non gettate alcun oggetto dai finestrini. La chiusura è stata affidata a due brani mitici: Extraterrestre e Amore Diverso. Poi foto e autografi fino a notte fonda, con grande generosità e simpatia.
Un concerto magico scandito da lunghi applausi, che ha riportato agli anni d’oro del cosiddetto cantautorato, quello suonato da musicisti e strumenti veri, con testi importanti, melodia, artisti unici e originali capaci di lasciare un segno indelebile anche nel costume e nella cultura, oltre che nella musica. Ottima la band che lo ha accompagnato e lo seguirà in tutto il tour per l’Italia prodotto da International Music and Arts: Giovanni “Giuvazza” Maggiore alle chitarre, con cui ha realizzato l’intero nuovo album, Claudio Arfinengo alla batteria, Maximilian Agostini alle tastiere.
“Amo la Calabria – ha detto Finardi ai giornalisti che lo hanno raggiunto nel camerino - qui ho suonato centinaia di volte, ricordo angoli, facce, luoghi bellissimi, il calore sincero dei calabresi, che non è per nulla cambiato e, chiaramente, il buon cibo! Sono davvero felice di essere tornato e spero di tornarci ancora!”.
Soddisfatta anche il sindaco Laura Moschella per la grande partecipazione di pubblico che ha invaso tutto il centro storico della sua Gimigliano in una serata davvero indimenticabile.