Intervento sulla politica della cultura

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06/11/2008
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Su "Calabria Palcoscenico 2008", il programma di spettacoli dell´ Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, arriva il commento del promoter Ruggero Pegna, da venticinque anni organizzatore dei maggiori eventi regionali: "E´ certamente positiva ogni iniziativa che promuova la cultura in Calabria. Non mi sorprende, peraltro, che l´Assessorato regionale alla Cultura, evidentemente a ciò preposto, si muova in questa direzione. Trovo discutibile, però, che questo accada, come spesso fa la politica, con arroganza e mancanza di rispetto verso tutti quegli operatori che, a proprio rischio e con grandi sacrifici, da decine di anni promuovono la cultura in questa regione, nella totale indifferenza proprio di questo assessorato, che si è spesso trincerato dietro la giustificazione della mancanza di fondi. Assessorato capace oggi di spendere diversi milioni di euro in pochi anni, di cui ben duemilioni di euro solo quest´anno tra Magna Grecia Teatro ed ora Calabria Palcoscenico, senza il giusto coinvolgimento di tutti i soggetti che hanno il merito storico di aver fatto della cultura l´obiettivo del loro difficile intraprendere in questa regione. Questo modo di operare al di sopra dei calabresi, con decisioni che impoveriscono ancora di più questa terra, mortificano e vanificano gli sforzi di chi, senza l´aiuto di nessuno a partire dagli anni ´80, anni in cui la politica stava a guardare e si preoccupava solo di biglietti omaggio, ha creato imprese che producono oltre che cultura, solidarietà, immagine, promozione, divertimento ed occupazione tutta calabrese. Aziende affidabili e credibili che si sono guadagnate la stima di tutto il settore ed hanno fatto crescere la Calabria come non è accaduto in nessun altro ambito della vita regionale. Se da oltre vent´anni la cultura e gli spettacoli, quelli di elevatissima qualità, arrivano in Calabria in contemporanea con le maggiori realtà italiane ed internazionali, il merito non è della politica, ma di quei calabresi che si sono fatti carico di immani sacrifici, sistematicamente esclusi da ogni scelta che, invece, dovrebbe oggi premiare il loro coraggio e il loro spirito pioneristico. Ancora una volta la politica regionale, oltre alle altrettanto a dir poco discutibili modalità organizzative ed al facilmente contestabile rapporto qualità/prezzo degli investimenti, ha dimostrato di non volersi far carico del principale ruolo ad essa affidato, ovvero di valorizzare e sostenere quei calabresi e le loro aziende capaci di produrre anche senza le risorse pubbliche, affidandosi alle solite e corrose logiche che, piuttosto, indeboliscono chi andrebbe rafforzato. Non è possibile che una scorretta interpretazione del ruolo e dei compiti della politica si trasformi sistematicamente in beffa anche per un settore fiore all´occhiello di una regione ultima in tutto. Chi ha combattuto per una nuova mentalità e la cultura in Calabria tra mille tragiche esperienze, con ingenti perdite e battaglie di tutti i tipi, non può assistere indifferente ai modi di una politica che utilizza milioni di euro dei calabresi in modo incomprensibile, come è stato ad esempio per alcune recenti campagne d´immagine, ignorando ed avvilendo chi ha fatto e continua a far grande la Calabria con progetti di altissima qualità, spessore e comunicazione".

Intervento del 10 gennaio 2009
"E´ stato confermato che per Calabria Palcoscenico, oltre al milione di euro circa della Regione Calabria, egual importo è stato aggiunto anche dal Ministero dei Beni Culturali. Milioni di euro spesi per eventi ignorati dal pubblico, i cui reali costi, tra l´altro, sono esageratamente di gran lunga inferiori alle somme spese, costituisce fatto di enorme ed inaudita gravità. Basti dire che gli eventi di Calabria Palcoscenico, per i quali addirittura era anche previsto un biglietto a pagamento di poche euro ed è stato chiesto ai comuni ospitanti il pagamento ulteriore di alcuni servizi locali, hanno fatto registrare il record negativo più eclatante della storia dello spettacolo in Italia. Ben tre eventi su quattro al Teatro Politeama di Catanzaro hanno avuto un solo spettatore pagante, leggasi uno ed una settantina di biglietti omaggio. A Lamezia tre spettacoli su quattro, in un teatrino da cento posti, non hanno superato la media dei venti paganti. A Crotone il teatro era vuoto, disertato anche dagli invitati. Il concerto della Anderson al Politeama di Catanzaro, fiore all´occhiello della rassegna, ha fatto registrare settantuno paganti e trecento omaggio, dei quali si sono presentati in teatro meno della metà, a conferma della totale disattualità del concerto. Qualsiasi ulteriore commento è superfluo, in una regione dove chi propone i principali eventi culturali e di spettacolo a suo rischio, non ha ricevuto e non riceve alcun sostegno da questo assessorato regionale alla cultura capace di dilapidare in questo modo milioni di euro! Basta dire che l´ Opera musicale "La Divina Commedia" di Dante, musicata da Monsignor Marco Frisina, la principale operazione culturale dell´anno che ha fatto registrare ben quindicimila spettatori paganti a Reggio Calabria, tra cui la metà studenti, ha avuto accordati appena quindicimila euro, ancora non pagati!
Un discorso uguale merita il cosiddetto Calabria Film Fest, evento di pura mondanità, senza alcun significato artistico ed interesse per il pubblico calabrese, aperto a pochi invitati alle cene di gala, per il qaule si spendono cifre inimmaginabili ed ingiustificate!"
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